L’osteopata interviene su persone di tutte le età dal neonato all’anziano, dalla donna in gravidanza all’atleta e trova il proprio ruolo nel trattamento di un dolore presente, spesso molto fastidioso, talvolta invalidante, per rallentare il più possibile la degenerazione alla quale inevitabilmente condurrebbe, e per permettere al corpo di utilizzare al meglio tutte le proprie funzioni al fine di migliorare la qualità di vita della persona.

Nello specifico si occupa di trattare la cosiddetta disfunzione somatica, ovvero l’alterazione della mobilità di uno o più tessuti del sistema somatico che può generare dolore o fastidio. Visto che il nostro corpo ambisce all’equilibrio e al comfort, esso troverà degli adattamenti e dei compensi per evitare di percepire codesto dolore, per quanto possibile. Questi adattamenti si traducono in restrizioni di movimento di altre strutture che col tempo potrebbero diventare anche loro disfunzioni somatiche che provocheranno a loro volta nuovi compensi a carico di altre strutture e così via, generando sintomi a distanza che, all’apparenza, non sembreranno in correlazione tra loro. Il movimento fisiologico e l’equilibrio delle strutture in disfunzione sono ripristinabili con il trattamento manipolativo osteopatico.

La medicina osteopatica si basa su 4 principi fondamentali:

1. Il corpo è un’unità: unità di mente, corpo e spirito. Tutte le strutture sono interconnesse tra di loro e tra di loro si influenzano.
2. Struttura e funzione sono correlate reciprocamente: l’equilibrio tra struttura e funzione regala al nostro corpo uno stato di benessere.
3. Il corpo possiede il meccanismo di auto-guarigione: se tutte le vie nervose e vascolari sono libere, il corpo mette a disposizione tutte le sostanze necessarie per ripristinare qualsiasi problematica dell’organismo.
4. Il trattamento razionale è basato sulla comprensione dell’unità del corpo, sul meccanismo di auto-guarigione e sulla correlazione tra struttura e funzione.